Ogni volta che parlo ai miei pazienti di farro, quinoa e cous cous tutti storcono il naso, ma andiamo a scoprire uno di questi cereali: la quinoa.
La quinoa è una pianta erbacea che per le proprietà dei suoi semi può essere considerata un cereale anche se non facente parte delle Graminacee.
Prima della consumazione, questi semi devono essere trattati poiché hanno un tegumento tossico per l'uomo a causa del contenuto di saponine.
A differenza di altri cereali contiene molte proteine, infatti dal punto di vista nutrizionale 100 g di prodotto contengono 6,1 g di grassi, 14,1 g di proteine e 64,2 g di carboidrati per un totale di 368 calorie, è anche ricca di fibra 7 g per 100 g di prodotto.
Non contiene glutine, per questo è uno dei cereali consentiti in caso di celiachia.
Tra i micronutrienti si apprezzano le quantità di ferro, componente fondamentale dell'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno dai polmoni al resto del corpo, calcio e fosforo fondamentali per la salute di ossa e denti, vitamina B1 che contribuisce alla conversione del glucosio in energia e vitamina B2 che rilascia la giusta quantità di energia per tutte le attività quotidiane.
Esistono tre diverse varietà di quinoa, quella bianca, la più diffusa, più facile da cuocere e da consumare, ottima per le zuppe, quella rossa, con la buccia più dura, da preferire per insalate fredde, e quella nera, la più difficile da preparare e da trovare in commercio, bisognosa di molta acqua e tempo.
La preparazione della quinoa è simile a quella del riso, prima si sciacqua con acqua corrente, dopo di che si può tostare in pentola con un filo d'olio e finire la cottura ricoprendola d'acqua finché i semini non si gonfiano e non viene assorbita tutta l'acqua.
È ottima come primo piatto sia caldo che freddo per esempio con verdure o gamberetti oppure anche per polpette e biscotti.
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