La pasta è un alimento molto amato soprattutto dagli italiani, ma qual è il modo migliore per consumarla??
Per prima cosa è necessario scegliere il tipo di pasta, favorendo sempre quella integrale e possibilmente locale.
Dopo di che è importante il tempo di cottura; infatti la pasta al dente ha un minor indice glicemico rispetto ad una scotta. Questo perché, con una minore cottura, l'amido all'interno della pasta non si scioglie del tutto, ma rimane con una struttura più complessa, di conseguenza digerito più lentamente e quindi con un assorbimento più graduale di glucosio.
Questo oltre a favorire la digestione, fa aumentare il senso di sazietà e diminuisce il picco glicemico post-prandiale, molto importante soprattutto in caso di diabete.
Inoltre una lunga cottura fa perdere proprietà nutritive contenute nell'amido che va disperdendosi nell'acqua.
Allora perché non mangiarla cruda??
Ovviamente non è consigliabile oltre che per il sapore e la masticabilità, anche per l'estrema difficoltà del corpo nel digerire l'amido che se presente nel corpo nella sua struttura completa non permette agli enzimi digestivi di agire e assimilarlo.
Un altro passo è il condimento. Infatti bisogna evitare in ogni caso il soffritto, invece far ammorbidire in poca acqua odori ed aromi, lasciare evaporare ed aggiungere di seguito gli altri ingredienti. Aggiungere l'olio extravergine di oliva a crudo ed evitare altri grassi da condimento, come burro, panna o altre salse.
Alcuni consigli:
la proporzione tra acqua di cottura e pasta è di 1 litro ogni 100 g;
se si cucina la pasta all'uovo si può aggiungere giusto un cucchiaino di olio nell'acqua in modo da evitare che si attacca.
E invece la questione di mettere il sale prima o il sale dopo l'ebollizione dell'acqua?? Questo lo lascio scegliere a voi, la differenza di tempo è impercettibile e quindi trascurabile, ma sempre attenzione alla quantità!!!
Hai ancora qualche dubbio?? Scrivimi qui sotto o sui social e saprò soddisfare tutte le tue curiosità!!
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